Mi piace pensare ad un apparato radicale e alle gemme che si rinnovano superando il tempo, così come la mia famiglia percorre una strada iniziata in luoghi e contesti lontani. Spulciando le poche foto arrivate a me resto ogni volta incantato dai dettagli di quelle immagini. In una i volti di uomini impolverati dalla testa ai piedi, trascurati nell’abbigliamento e in una postura forzata si sollevano più di un moderno effetto 3D . Quell’autenticità e quel messaggio “muto” mi sbaraglia!!

Era la seconda metà del ‘900, mio padre Andrea, nato a Boscoreale da tre generazioni di vignaioli agricoltori napoletani, avvia l’attività di produttore di vino. Andrea sposa Raffaella e per tutta la vita non si è dedicato ad altro che alla famiglia e al suo vino. Da Andrea e Raffaella nasciamo Raffaele ed io. Fui coinvolto fin da giovanissimo, come prima accadeva, per necessità e virtù, nell’attività spostatasi poi a S. Marzano. Da lì in poi ho dedicato anima e corpo all’azienda. Il lavoro in questi anni si è sviluppato principalmente su mosti e vini da imbottigliare, semplice a dirsi, quando invece gli obiettivi sono audaci le cose sono complicate. Se poi aggiungo l’ascendente che ha su di me il mondo del vino allora eccomi a cavalcare sogni e fantasie. Fatto sta che invece di rendermi la vita facile ad oltre trent’anni dalla prima bottiglia scaricata e continuare per la mia strada ormai comoda decido di acquistare una cantina a Luogosano, nel cuore dell’Irpinia.

Dopo quasi mezzo secolo a portare in giro il vino degli altri e a garantire la qualità attraverso un’estenuante selezione, assaggi e processi di controllo ho deciso che mi dedicherò io stesso a produrre il vino che porterà il nome della mia famiglia. E se avevo qualche sano dubbio, ritrovarmi su quell’affaccio della cantina su una valle di vigneti, uliveti, piccoli boschi sparsi qua e la, alberi a frutto e …aria, me l’ha potato. Non ci credi, vieni a trovarmi. A me sono riapparsi i colori e gli odori. Per non parlare del rapporto con il tempo e ciò che mi sta insegnando questo luogo. Qui tutto è più leggero e il pensiero vola spesso alle mie figlie, Ludovica e Andrea, al loro mondo e al futuro, ora provo un nuovo senso di responsabilità.

Sono profondamente felice della mia scelta e il complesso mondo della natura, delle vigne, dell’uva e del “nostro” vino è per me una nuova linfa.

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